Nei saluti del dopo Angelus, Francesco, in occasione dell'odierna Giornata Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, ribadisce la necessità di garantire a tutti "la possibilità di vivere una vita degna nella società in cui si trova". Il Papa rinnova l'invito a partecipare alla veglia ecumenica di sabato 30 settembre e chiede ancora una volta di pregare per la martoriata Ucraina e "per il popolo che soffre tanto" 

Migrare dovrebbe essere una scelta libera, mai l’unica possibile. Francesco torna a parlare della tragedia che i migranti sono costretti a vivere: l’obbligo di dover lasciare il proprio Paese, “mentre dovrebbe esistere un diritto a non migrare per rimanere nella propria terra”. Il suo appello, seguito alla preghiera dell’Angelus, fa riferimento all’odierna Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, dal tema “Liberi di scegliere se emigrare o restare”. 

 

È necessario che ad ogni uomo e ogni donna venga garantita la possibilità di vivere una vita degna nella società in cui si trova. Purtroppo miseria, guerra e crisi climatica costringono tante persone a fuggire. Perciò siamo tutti chiamati a creare comunità pronte e aperte, ad accogliere, promuovere, accompagnare e integrare quanti bussano alle nostre porte.

 

(da Radio Vaticana)